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giovedì 29 novembre 2018

LA GIACCA STREGATA

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            è un racconto scritto da Dino Buzzati e pubblicato nel 1968.

l protagonista fa la conoscenza di un eccezionale sarto. Un giorno va da quest'ultimo che gli progetta una fantastica giacca.


Non abituato ad usare la tasca destra, il protagonista un giorno si accorge di avere 10.000 lire in quella tasca. Rimessa la mano dentro ad essa, trova altre 10.000 lire. Tornato a casa continua a pescare banconote per l'ammontare di vari milioni di lire.
In preda al delirio, legge sul giornale che la sera precedente, un camioncino blindato è stato svaligiato da una banda di malviventi. Il protagonista si raggela quando vede l’ammontare della rapina: esattamente quanto ha estratto dalla sua magica tasca.
Da lì iniziano a sorgere i primi dubbi, poiché ogni volta che estrae soldi dalla sua tasca, nel mondo accade qualche tragico evento il cui danno economico ammonta alla medesima cifra. Dopo molti lussi e dopo aver scoperto il suicidio di un’anziana signora, decide di sbarazzarsi della giacca e la brucia, ma una voce lo ammonisce che è comunque troppo tardi perché il male che ha indirettamente causato possa essere annullato. Tornato a casa, scoprirà che tutti i suoi averi sono svaniti, mentre permarranno gli effetti delle tragedie da lui provocate.
MORALE La morale di questo testo è che non dobbiamo essere sopraffatti dalla sete di ricchezza e dall'avidità e dobbiamo sempre agire con coscienza.

martedì 20 novembre 2018

IL CONDIZIONALE

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Il condizionale viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione:
  • Verrei volentieri, se tu mi accompagnassi.
  • Con un milione comprerei una casa.
  • Al tuo posto, farei diversamente.

Il condizionale è un modo finito del verbo, che ha due tempi: il presente (detto anche condizionale semplice) e il passato (o condizionale composto).
  • Presente: Cosa non farei per te!
  • Passato: L’avresti detto che era così antipatico?

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                                                                                                                                          SERIFOVSKA RAZIJE

lunedì 19 novembre 2018

IL CONGIUNTIVO

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Il congiuntivo si usa soprattutto in due casi:
  • dopo i verbi che esprimono opinioni, pensieri o sentimenti, come per esempio pensare, credere, ritenere, aver la sensazione, ecc..
  • nel periodo ipotetico.
Congiuntivo (presente)
Esempi: 
Suppongo che Marco sia uscito.
Spero che torni presto.
Penso che tu non abbia abbastanza tecnica per diventare un attore.
Congiuntivo (passato)
Esempi:
Penso che lui abbia recitato abbastanza bene.
Spero che l'aereo sia già arrivato a destinazione.
Suppongo che Mauro non sia mai stato a Londra. 
Congiuntivo (imperfetto)
Esempi:
Credevo che i bambini facessero meno chiasso.
Pensavo che Paola avesse già un lavoro.
Speravo che il film fosse meno noioso.
Congiuntivo (trapassato)
Esempi:
Credevo che i bambini avessero già fatto i loro compiti.
Mi auguravo che ormai Mauro avesse capito l'errore.
Pensavo che l'aereo fosse già atterrato.
                                                                         
                                       ASCOLTA ANCHE TU LA CANZONE DEL CONGIUNTIVO!!
                                                                                                                           
                                                     https://www.youtube.com/watch?v=8bfYQZPLCEA


       SERIFOVSKA RAZIJE
                                                         

giovedì 8 novembre 2018

LA SENTINELLA

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Il protagonista è un soldato impegnato in una guerra interplanetaria contro una specie aliena, l'unica altra razza intelligente della propria galassia, che si trova su uno sperduto pianeta, a cinquantamila anni luce da casa. Egli sta sorvegliando la sua posizione in trincea e soffre per la lontananza da casa, per le privazioni causate dalla guerra e per l'ambiente ostile. Improvvisamente il protagonista vede uno dei nemici che sta tentando di avvicinarsi, allora prende la mira, fa fuoco e lo uccide.
Il racconto è narrato in modo da spingere il lettore a identificarsi con il protagonista. Nelle ultime frasi, però, avviene il colpo di scena il lettore si rende conto che, in realtà, ha letto il racconto di un soldato alieno che ha appena ucciso un essere umano.

ANALISI 
Si tratta di un racconto molto breve basato su un'idea molto semplice. Nonostante questo, una delle qualità riconosciute a questo racconto è il fatto di essere rappresentativo di uno degli aspetti spesso ritenuti fondamentali del genere fantascientifico, ovvero la capacità di costringere il lettore a mettere in discussione i propri pregiudizi, utilizzando il fantastico per presentare punti di vista insoliti sulla realtà, e spesso con conseguenze relative a temi e problemi concreti e attuali

                                                                                       
                                                                                          SERIFOVSKA RAZIJE 


                                               TRASFORMAZIONE DEL PERIODO                                                                 ...